lunedì 24 giugno 2013

Staminali: News

(ANSA) - ROMA, 24 GIU - Sono considerati positivi (senza effetti avversi) i primi test di trapianto di cellule staminali cerebrali su sei pazienti affetti da Sclerosi laterale Amiotrofica. Lo ha annunciato il professor Angelo Vescovi, coordinatore degli studi, in un convegno a Roma. La ricerca e' stata autorizzata dall'Istituto Superiore di Sanita' e concepita dall'associazione Neurothon. Non sono stati rilevati eventi avversi legati alle procedure mediche con risultati migliori della sperimentazione parallela in Usa

giovedì 24 maggio 2012

Parole

Più in la degli ostacoli, cè il futuro,
E come diceva Karl Popper quel che importa è solo che le nostre idee sono forze che influenzano la nostra storia.
Talvolta anche una idea in sè buona e nobile può esercitare sulla storia un'influenza fatale; come quella che desidera invece incessantemente il male e senza tregua produce il bene.
Doviamo dunque guardarci dal considerare la nostra storia estremamente pluralistica,  come un disegno in bianco e nero o come un dipinto con solo pochi colori.
La gente atende ancora che un saggio e sopratutto un filosofo della storia , sia in grado di predire il futuro.
Questa es la grande sventura, perchè la domanda produce un'offerta con una facilità eccesiva.
E buona cosa la ricerca, seria e scientifica, senza obiezioni di natura religiosa, economica, morale e politica, ma con etica umana.
La predizione è arbitraria, casuale e non scientifica.
Ma può avere una forte efficacia propagandistica.
Diceva Popper:" Basta che un numero sufficiente di uomini creda al tramonto dell'Occidente, perchè certamente l'Occidente tramonti; persino quando, senza simile propaganda, avrebbe proseguito la sua ascesa.
Perchè le idee possono smuovere le montagne; anche le idee false possono farlo.
Fortunatamente e concludo, però, è anche possibile talvolta combattere le idee false con idee vere.

USA - Staminali contro il diabete. Lo stato dell'arte

11 maggio 2012
 
Entro cinque-dieci anni, se si riusciranno a rimuovere gli ostacoli burocratici e normativi alla ricerca, sara' possibile curare il diabete anche senza ricorrere al trapianto. La previsione e' di Camillo Ricordi, direttore dell'Istituto per la ricerca sul diabete dell'Universita' di Miami.

Canada - Primo farmaco a base di staminali

18 maggio 2012 
 
Una piccola azienda farmaceutica ha ricevuto regolare autorizzazione per il primo farmaco a base di cellule staminali. Si tratta della Osiris Theraputics della Columbia, che fa sapere di aver ricevuto l'autorizzazione per il farmaco Prochymal per il trattamento di bambini colpiti dalle complicazioni di un trapianto di midollo osseo.

domenica 13 novembre 2011

Il futuro

Muscoli, vasi sanguigni, organi, tutto un giorno potra' essere coltivato, o meglio stampato in laboratorio, senza bisogno di attendere i donatori per i trapianti. Il sogno, che gia' per alcuni organi e' una realta', anche se ancora sperimentale, ha come massimo esperto Anthony Atala, della Wake Forest School of Medicine di Winston-Salem in North Carolina, che oggi ha descritto le sue ricerche alla conferenza sulle staminali adulte in corso in Vaticano.
"Ogni 30 secondi nel mondo muore una persona che avrebbe avuto bisogno di un trapianto di un organo o di un tessuto - ha spiegato l'esperto - noi attualmente stiamo lavorando a 30 fra organi completi o parziali: oltre alla vescica abbiamo ricreato e impiantato sull'uomo uretra, cartilagine, pelle, vasi sanguigni e altri organi di cui non posso parlare perche' i risultati non sono ancora stati pubblicati".
Il metodo ideato da Atala, il primo a impiantare sull'uomo un organo ingegnerizzato, in questo caso la vescica, consiste nel produrre un'impalcatura che mima la forma dell'organo da replicare, e di far crescere su questa le staminali prelevate dallo stesso paziente fino ad ottenere l'organo completo. Dopo i primi test fatti 'a mano', il laboratorio di Atala ha modificato una stampante commerciale a getto di inchiostro trasformandola in una 'a getto di cellule', mentre ora un vero e proprio dispositivo inventato ex novo permette la realizzazione automatica delle matrici tridimensionali da far crescere.
L'elenco comprende anche dita e orecchie, oltre agli organi e i tessuti interni: "Gli organi che riproduciamo hanno 4 livelli di complessita' - ha sottolineato Atala - la vescica e' del terzo livello, perche' contiene diversi tipi di tessuto e ha una forma irregolare, mentre organi come fegato e cuore sono ancora piu' difficili. Questi ultimi sono lontani ancora diversi anni, mentre e' piu' vicina la possibilita' di riprodurre parti come valvole cardiache o isole di cellule in grado di produrre alcune delle sostanze secrete dal fegato, che sono comunque molto importanti".
Quelli prodotti dal laboratorio di Atala sono alcuni dei 'miracoli' delle staminali adulte presentati dagli esperti riuniti dalla The Stem For Life Foundation, che ha organizzato l'evento insieme al Pontificio Consiglio per la Cultura. In totale nel mondo, e' emerso dai lavori, sono 3500 le sperimentazioni sull'uomo in corso, che coprono un vasto raggio di malattie, dal diabete agli infarti alle patologie neurodegenerative".

lunedì 13 giugno 2011

USA - Staminali embrionali contro l'Alzheimer

Entro cinque anni sara' pronto un trattamento efficace contro l'Alzheimer che ridara' le proprie facolta' mentali a chi le ha perse, una questione che riguarda un terzo delle persone nel mondo che hanno piu' di 85 anni. Questa e' l'opinione dello scienziato giapponese Kiminobu Sugaya, cosi' come la riporta l'agenzia France Press, opinione raccolta a Panama nell'ambito di una “Conferenza internazionale sulle nuove scoperte del cervello”.
Esistono studi molto avanzati che dimostrano come, aumentando il numero di cellule nel cervello di un paziente, si puo' fermare l'Alzheimer, fa sapere Sugaya, che e' professore di neuroscienze all'Universita' centrale della Florida in Usa.
Per farlo occorrono le specifiche cellule staminali embrionali del paziente da trapiantare nello stesso. L'obiettivo e' che le cellule staminali si trasformino in neuroni sani che sostituiscano quelli malati, che e' quanto gia' avvenuto con successo su dei topi. La tappa successiva e' avere farmaci che blocchino la malattia e impediscano l'accumulo della tossina betamiloide nel cervello, ha detto sempre alla France Press Daniel Chain, presidente dell'azienda Usa Intellect Neurosciences Inc., che si dedica allo studio dell'Alzheimer. Questa tossina e' quella che accumulandosi nel cervello del malato, crea un marasma che mette in difficolta' la comunicazione fra le cellule. L'obiettivo non e' solo quello di bloccare il progredire della malattia, ma anche di riparare i danni che ha gia' arrecato.

USA - Staminali contro le fratture ossee

Cellule staminali 'addizionate' con il fattore di crescita insuline-like growth factor (IGF-I) per il trattamento delle fratture ossee difficili da ricomporre: a proporre questa nuova soluzione contro le fratture gravi sono i ricercatori dell'Universita' del North Carolina di Chapel Hill (Stati Uniti) guidati da Anna Spagnoli, ingegnere biomedico.
I risultati del loro studio - il primo a proporre una terapia a base di staminali per risolvere una carenza nella riparazione delle fratture ossee - sono stati illustrati a Boston durante il meeting annuale della Endocrine Society: secondo Spagnoli il trapianto di queste cellule staminali 'arricchite' sara' utile soprattutto per 'bambini che soffrono di osteogenesi imperfetta o di malattia delle ossa fragili e per gli adulti con osteoporosi, perche' le loro ossa fragili si possono rompere facilmente e ripetutamente e il trattamento chirurgico, spesso, non e' efficace o non e' consigliabile'.

GRAN BRETAGNA - Staminali per bloccare il ritorno della leucemia acuta



3 giugno 2011
Un team di scienziati del King's College di Londra, tra cui il professore Eric So, sta lavorando per cercare di fermare una delle forme piu' aggressive della leucemia acuta, MLL, che si ripresenta dopo che i malati hanno ricevuto un trattamento. E' in corso un esperimento su dei topi che viene presentato sulla rivista “Cell Stem Cell” dove vengono eliminate alcune cellule staminali che sopprimono due proteine chiave. La ricerca e' finanziata dal Cancer Research UK e il Leukaemia Lymphoma Research.
Le cellule staminali del cancro, nei trattamenti standard come radioterapia e chemioterapia, si mostrano molto piu' resistenti delle altre cellule leucemiche. Dopo i trattamenti su cui inizialmente si crede di aver ottenuto un successo, pero', rimangono li' pronte ad innescare un nuovo decorso della malattia, finche' non appaiono in una forma piu' aggressiva.
Piu' del 50% dei malati di leucemia acuta hanno una ricaduta e quelli che sopravvivono sono pochi, con meno della meta' che vive per cinque anni.

USA - Scovate le staminali del cancro al colon retto.

Notizia 
9 giugno 2011 
 
 
Scovate le staminali del cancro al colon retto: si tratta di cellule esprimenti ABCB5, una proteina che rende gli elementi neoplastici resistenti al trattamento chemioterapico. Lo dimostra uno studio pubblicato da Cancer Research condotto dai ricercatori del gruppo di Brian Wilson e Tobias Schatton del Children's Hospital di Boston (Stati Uniti).La proteina ABCB5, spiegano i ricercatori, e' espressa 23 volte di piu' nelle cellule tumorali e il trattamento con chemioterapici fa aumentare di cinque volte la percentuale di cellule ABCB5-positive, mostrando che sono queste le cellule resistenti alla cura. Gli studiosi hanno dimostrato che, eliminando l'espressione della proteina, e' possibile ripristinare la sensibilita' alla chemioterapia.

venerdì 22 ottobre 2010

Annual International Congress

ONE BIG EVENT
2nd ANNUAL INTERNATIONAL CONGRESS
for Regenerative and Cell Based Medicine
REGISTER TODAY!
In four short weeks, the ICMS will be hosting its 2nd Annual International Congress on Regenerative and Cell Based Medicine.  This unique event is the only conference dedicated specifically to adult stem cells. It is our pleasure to invite you to join us on November 11-12, 2010 at the M Resort is Las Vegas, Nevada as we bring together lectures and presentations from internationally acclaimed physicians who are currently treating patients with these promising therapies.
This conference provides a one-of-a-kind opportunity for physicians, clinicians, and researchers interested in cell based medicine to come together to hear about the latest trends in the field and see data from patients who are currently being treated with stem cells from bone marrow, peripheral blood, and adipose tissue.  We have put together an agenda of experts from half a dozen countries to help you update your knowledge in the field, confirm your current practices, and receive valuable take-home information that will allow you to optimize your patient care and treatment efficacy.
Please join us in Las Vegas for what is sure to be a rewarding and highly educational experience!

NEW! Essential Knowledge in the Collection of Stem CellsEssential Knowledge in the Collection of Stem Cells
As a new feature of this year's conference agenda, the ICMS will be presenting a one-day, hands-on workshop on Essential Knowledge in Stem Cell Collection Techniques.  Held on Friday, November 12, 2010, this exciting workshop will provide physicians with a unique opportunity to learn the basics of safe and effective collection of stem cells from seasoned specialists that are pioneering the field.  The course will prodive professional training in the collection of platelet rich plasma and mesenchymal stem cells derived from bone marrow, adipose tissue, and peripheral blood.
The Training Course will feature presentations sponsored by the following organizations:
Essential Knowledge in the Collection of Stem Cells

HARVEST TECHNOLOGIES
Harvest Technologies is commercializing internationally, a technology that makes it possible for physicians to derive adult stem cells from patients in shorter periods of time. This company is at the forefront of the movement to develop technologies that accelerate our bodies' natural healing potential.
Harvest is sponsoring the platelet rich plasma training course which will be presented by Dr. Joseph Aiello.
Click HERE to learn more>>

 Essential Knowledge in the Collection of Stem Cells

NEOSTEM

NeoStem Inc. is an international biopharmaceutical company that is committed to furthering the diagnostic and therapeutic applications of adult stem cells.  The company is dedicated to serving patients and transforming these promising therapies into reality.
NeoStem is sponsoring the peripheral blood training course which will be presented by its Director of Clinical Affairs, Lee Clough.
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ADISTEM

AdiStem Ltd. is a biotechnology company that is dedicated to discovering and developing new methods and instruments to assist clinicians in using adult stem cells to treat patients. The company is a pioneer in the field and a leading provider of stem cell products and procedures.
AdiStem is sponsoring the adipose tissue training course which will be presented by its Director, Dr. Vasilis Paspaliaris.
Click HERE to learn more>>  

 Essential Knowledge in the Collection of Stem Cells

REGENERATIVE SCIENCES
Regenerative Sciences, Inc. is a clinic that provides non-surgical joint repair treatments using autologous adult stem cells and blood growth factors. This clinic is dedicated to patient safety and a high quality of life and strives to meet the individual needs of all of its patients.
Regenexx is sponsoring the bone marrow training course which will be presented by its Co-founders, Drs. Christopher Centeno and John Schultz.
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if you have any questions about the conference please contact us at info@cellmedicinesociety.org



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International Cellular Medicine Society
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Salem, Oregon 97302
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sabato 14 agosto 2010

Staminali, per la prima volta usate quelle autologhe per ricostruire trachea di un bimbo

GRAN BRETAGNA


Un intervento pioneristico e' stato eseguito e concluso con successo su un bambino inglese di 11 anni, per ricostruirgli la trachea usando le sue stesse cellule staminali. Ciaran Finn-Linch, questo il suo nome, e' stato il primo bambino al mondo a ricevere un trapianto di trachea con queste modalita', e ora sta per lasciare l'ospedale per tornare nella sua casa di Londra, secondo quanto riporta la Bbc.
Ciaran e' nato con la stenosi tracheale di un lungo segmento, patologia che rende la trachea molto stretta. Per porre fine ai suoi problemi, i medici del Great Ormond Street Hospital di Londra hanno prima prelevato cellule staminali dal suo midollo osseo per poi iniettarle in un donatore di trachea, trovato in Italia. Dopo di che hanno trapiantato l'organo, permettendo cosi' alle staminali di trasformarsi in cellule del suo stesso corpo. L'obiettivo dei medici era di evitare eventuali problemi di rigetto. Tutto e' andato bene. I dottori infatti hanno riscontrato il ripristino del flusso di sangue.
Questo tipo di intervento si e' reso necessario visto il fallimento e le complicazioni dei precedenti cui era stato sottoposto il bambino. Il primo all'eta' di due anni e mezzo gli aveva ricostruito le vie aeree, ma lo stent di metallo utilizzato gli aveva eroso l'aorta. Dopo di che aveva subito altri due interventi, finche' otto mesi fa non si e' ripresentato lo stesso problema dello stent, che ha causato un massiccio sanguinamento. Cosi' i dottori hanno optato per le cellule staminali, con lo stesso tipo di intervento sperimentato per la prima volta in Spagna nel 2008 su una donna. Ciaran e' stato il primo bambino nel mondo a subire un trapianto di trachea con staminali autologhe.

lunedì 5 luglio 2010

Staminali e diabete, negli occhi cellule simili a quelle pancreatiche

ITALIA
11 giugno 2010

Le cure del futuro per il diabete potrebbero trovarsi nei nostri occhi. Proprio li' infatti sono "nascoste" cellule staminali molto adatte a essere riprogrammate per diventare beta-cellule, le cellule del pancreas che producono insulina e che smettono di funzionare in chi soffre di diabete di tipo uno ma anche, a lungo andare, nei pazienti con il diabete di tipo due. Lo dimostrano gli studi sperimentali presentati da un gruppo di ricercatori coordinati da Carla Giordano, Professore Associato di Endocrinologia all'Universita' di Palermo, durante il XXIII Congresso Nazionale della Societa' Italiana di Diabetologia, a Padova dal 9 al 12 giugno. La procedura per ottenere le beta-cellule dalle staminali oculari, molto promettente, e' anche oggetto della richiesta di un brevetto. "Utilizziamo una particolare popolazione di cellule staminali adulte che si trova nel limbus, una zona dell'occhio fra congiuntiva e cornea - spiega Carla Giordano - L'area e' facilmente accessibile con un piccolo intervento oculistico, per cui queste cellule possono essere facilmente prelevate dal paziente stesso.
Abbiamo verificato che le staminali del limbus hanno una notevole capacita' di crescita in vitro, per cui rappresentano una buona sorgente da cui ottenere beta-cellule. Inoltre, le cellule limbali non creano i problemi etici e tecnici relativi all'uso di staminali embrionali. Le cellule del limbus sono anche poco immunogeniche: questo rappresenta un notevole vantaggio perche' se, in futuro, si dovesse confermare la possibilita' di trapiantare le beta-cellule cosi' ottenute nei pazienti avremo un bassissimo rischio di rigetto". Gli studi sulle cellule staminali per la produzione di beta-cellule prendono le mosse dalla constatazione della difficolta' al largo impiego dei trapianti di isole pancreatiche. Da qui l'idea di cercare fonti alternative di beta-cellule. Per il momento le uniche esperienze su pazienti diabetici sono relative all'impiego del trapianto autologo non mieloablativo di cellule staminali: in Brasile, in uno studio pilota, sono state prelevate dal midollo osseo cellule staminali, a pazienti diabetici di tipo 1, successivamente trattati per azzerare il midollo osseo; infine gli stessi soggetti hanno ricevuto le proprie cellule midollari prelevate in precedenza. Sebbene lo studio non abbia incluso un gruppo di controllo, alcuni pazienti non hanno avuto bisogno di terapia insulinica per un periodo medio di 31 mesi. "Il procedimento pare che possa portare alle beta-cellule dell'organismo del paziente una sorta di messaggio di rigenerazione: le cellule cioe' "reimparano" a produrre insulina - chiarisce Giordano - Si tratta pero' di esperienze isolate, con risultati ancora in corso di valutazione, attraverso un metodo indubbiamente pesante per il paziente".

lunedì 28 giugno 2010

Cornee rigenerate da staminali: trattamento efficace per 10 anni

Un team di ricercatori italiani e' riuscita a sviluppare cornee da cellule staminali prelevate dall'anello che circonda l'iride per sostituire quelle danneggiate da ustioni con un innesto che dura almeno 10 anni. La tecnica e' stata messa a punto dal Centro di Medicina Rigenerativa Stefano Ferrari di Modena. La tecnica prevede di estrarre le staminali dalla giunzione sclero-corneale (il limbo) di un occhio sano. Una volta fatte sviluppate su una pellicola sottile questo strato e' innestato nell'occhio per formare una nuova cornea rigenerata. Per fare cio' serve solo un millimetro quadrato di limbo. La ricerca e' stata pubblicata sul New England Journal of Medicine. Una delle ricarcatrici, Graziella Pellegrini, ha riferito che la ricerca si e' dimostrata efficace sul 77% dei 112 volontari, che avevano perso la vista.

mercoledì 26 maggio 2010

Staminali. Accordo Vaticano-NeoStem Inc. sulla ricerca con quelle adulte

La NeoStem Inc., societa' biofarmaceutica internazionale, e il Pontificio Consiglio per la Cultura hanno annunciato oggi un'iniziativa congiunta tra le loro organizzazioni caritative per ampliare la ricerca e accrescere la conoscenza delle terapie basate sulle cellule staminali adulte. Lo rende noto un comunicato stampa.
La 'Stem for Life Foundation' della NeoStem, istituita per creare consapevolezza sulle potenzialita' delle cellule staminali adulte nella cura delle malattie, e la Fondazione 'Stoq International (Science, Theology and the Ontological Quest)' del Pontificio Consiglio, lavoreranno insieme per far avanzare la ricerca sulle staminali adulte, per esplorare la loro applicabilita' clinica nel campo della medicina rigenerativa, e la rilevanza culturale di tale ricerca specialmente nel suo impatto sui temi teologici ed etici.
'Per oltre 40 anni, i medici hanno usato cellule staminali adulte per trattare vari tumori sanguigni, ma solo recentemente la promessa di usare staminali adulte per curare un significativo numero di altre malattie ha cominciato ad essere compresa', ha detto Robin L. Smith, presidente e amministratore delegato di NeoStem. 'Con un supporto adeguato per condurre ricerche e terapie, questo e' un passo monumentale per il settore della medicina rigenerativa', ha aggiunto.
'Considerando le potenziali implicazioni dell'indagine scientifica, l'applicabilita' medica e l'impatto culturale della ricerca sulle staminali adulte, la collaborazione con NeoStem rappresenta uno sforzo critico', ha detto padre Tomasz Trafny, del Pontificio Consiglio per la Cultura. 'Attraverso iniziative educative con NeoStem e la sponsorizzazione di programmi di ricerca scientifica che superino i limiti della conoscenza delle staminali adulte che non intaccano la vita umana, noi andiamo un po' piu' vicino a un passo decisivo per dare sollievo a inutili sofferenze umane'.
Nell'ambito della collaborazione, la NeoStem e il Pontificio Consiglio per la Cultura si sforzeranno di sviluppare in tutto il mondo programmi educativi, pubblicazioni e corsi accademici con un approccio interdisciplinare per facolta' teologiche e filosofiche, comprese quelle di bioetica. Una delle iniziative sara' una conferenza internazionale di tre giorni in Vaticano sulla ricerca sulle staminali adulte.

Staminali e sclerosi multipla, parte la prima esperimentazione sull'uomo

Notizia
26 maggio 2010

Al nastro di partenza la prima sperimentazione sull'uomo di una terapia basata sulle cellule staminali per la cura della sclerosi multipla. E' il primo studio del genere al mondo, parte dall'Italia, coinvolge una ventina di Paesi e utilizza le cellule staminali del midollo (mesenchimali). L'annuncio e' arrivato oggi a Roma, nella Giornata mondiale sulla sclerosi multipla.
'Siamo orgogliosi che una ricerca italiana sulle staminali da noi finanziata sia capofila a livello internazionale e che abbia aperto la strada a un percorso sperimentale a livello mondiale', ha detto Mario Battaglia, presidente della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (Fism), la fondazione dell'Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism).
Si conferma cosi' il ruolo di guida dell'Aism nella ricerca internazionale sulla sclerosi multipla, che e' fra le quattro associazioni che nel mondo finanziano per l'85% la ricerca, dopo Stati Uniti, Canada e Gran Bretagna.
La prima sperimentazione clinica con le staminali e' coordinata per l'Europa da Antonio Uccelli, del dipartimento di Neurologia dell'universita' di Genova e per il Nord America dal canadese Mark Friedman, dell'universita' di Ottawa. Coinvolgera' circa 150 pazienti nel mondo (fra 20 e 30 in Italia), con una malattia ancora attiva, ma non in fase avanzata, nei quali le cure tradizionali non hanno dato risultati. Il costo complessivo dello studio internazionale La scommessa e' che le cellule mesenchimali esercitino una doppia funzione: da un lato, ha spiegato Uccelli, agiscono modulando la reazione autoimmune con cui il sistema immunitario attacca se stesso; dall'altro rilasciano fattori che proteggono le cellule nervose e ne facilitano la sopravvivenza. Ora sono in preparazione i documenti per chiedere l'autorizzazione per la sperimentazione al ministero della Salute.

venerdì 7 maggio 2010

Staminali dormienti nel cervello anziano, ma risvegliabili

GERMANIA

Notizia
6 maggio 2010 20:00

E chi lo dice che il cervello invecchia con l'eta'? Anche da anziano, invece, il nostro cervello potrebbe 'rinverdirsi' di nuovi neuroni, infatti, almeno nei topi in eta' anziana, il cervello conserva un tesoro di cellule staminali potenzialmente utili a scopo rigenerativo.
Queste cellule sono in buona parte 'in letargo', ma possono essere risvegliate con opportuni stimoli come la ginnastica.
Lo rivela uno studio condotto presso il Max Planck Institute of Immunobiology di Friburgo pubblicato sulla rivista Cell Stem Cell.
Condotta da Verdon Taylor, la ricerca ha evidenziato la presenza di varie popolazioni di cellule staminali nei pressi dell'ippocampo, area cruciale per apprendimento e memoria, di topolini anziani. Alcune di queste cellule staminali sono dormienti altre attive.
Era gia' nota la presenza di staminali nell'ippocampo del cervello adulto; ma finora si era ritenuto che questo tesoro si esaurisse con l'avanzare dell'eta'.
Invece i ricercatori tedeschi hanno trovato due popolazioni di staminali in parte in letargo, in parte attive. Ed hanno anche visto che l'attivita' fisica e le crisi epilettiche sono tra gli stimoli che possono risvegliare le staminali.
In futuro, conclude Taylor, queste staminali potrebbero essere risvgliate con stimoli esterni (per esempio nuovi farmaci) per dare impulso alla rigenerazione di nuovi neuroni che vadano a ringiovanire il cervello o addirittura a curarlo in caso di malattie come la demenza senile.

martedì 4 maggio 2010

Staminali, Fondazione lancia dodici progetti di ricerca

SVIZZERA - Staminali, Fondazione lancia dodici progetti di ricerca

Notizia
9 aprile 2010

La Fondazione nazionale della scienza ha lanciato dodici studi sulle staminali. Un gruppo di ricerca studierà l'efficacia delle staminali per riparare le ferite cutanee. Un altro gruppo si concentrerà sui meccanismi che controllano le staminali del tumore al cervello.
L'obiettivo del programma triennale PNR 63 ("Cellule staminali e medicina rigenerativa") è di gettare le basi per nuove applicazioni cliniche

Ottenute cellule pruripotenti da quelle adulte

USA - Staminali. Ottenute cellule pruripotenti da quelle adulte

3 maggio 2010

Sono state ottenute le prime cellule staminali riprogrammate (staminali pluripotenti indotte, o Ips) che piu' assomigliano alle staminali embrionali, ovvero che sono piu' immature e piu' pluripotenti. Il risultato, descritto sulla rivista dell'Accademia Nazionale delle Scienze Americane, Pnas da un gruppo di ricerca americano coordinato da Jacob Hanna del Whitehead Institute for Biomedical Research, e' stato ottenuto migliorando il cocktail di geni che permette di ottenere cellule staminali umane da cellule adulte, chiamate appunto cellule staminali pluripotenti indotte.
Lo stato di pluripotenza ottenuto, ha osservato Hanna 'non era mai stato osservato prima nelle staminali pluripotenti indotte' e apre nuove opportunita' sia per la ricerca sulle staminali sia all'uso di queste cellule per scopi terapeutici e per la ricerca di nuovi farmaci.
La pluripotenza e' la possibilita' delle cellule staminali di svilupparsi in piu' direzioni per formare organi e tessuti di tipo diverso ma questa proprieta' e' perfetta solo nelle cellule staminali embrionali e non nelle pluripotenti indotte. Una differenza, osservano i ricercatori, molto importante che rende le cellule embrionali piu' facili da programmare rispetto alle staminali pluripotenti indotte. 'Si tratta di un risultato interessante - ha osservato Giuseppe Novelli, genetista all'universita' di Roma Tor Vergata - che voglio ripetere nel mio laboratorio'. 'Il cocktail di geni usato finora per riprogrammare cellule adulte e portarle allo stato di staminali - ha proseguito - non riesce a riprogrammare del tutto le cellule che non dimenticano completamente la memoria acquisita nel corso della loro vita. Di conseguenza la riprogrammazione non e' completa, le staminali ottenute non sono perfettamente controllabili e non sempre si riesce a farle specializzarle nel tessuto che si vuole'.

venerdì 9 aprile 2010

AUSTRALIA - Staminali fegato. Proteina stimola rigenerazione

AUSTRALIA - Staminali fegato. Proteina stimola rigenerazione

Notizia
7 aprile 2010 20:42

Ricercatori del Western Australian for Medical Research (WAIMR), in Australia, hanno individuato una proteina che stimola la rigenerazione delle cellule del fegato, aprendo la porta ad una possibile alternativa al trapianto. Si chiama TWEAK la molecola naturale che consente di raddoppiare la crescita di tessuti epatici sani, agendo direttamente sulle cellule progenitrici epatiche (LPCs), praticamente le staminali del fegato. Lo studio, pubblicato sulla rivista Hepatology, potrebbe anticipare un futuro migliore per i pazienti con danni al fegato, come quelli affetti da Epatite C. Iniettate nei soggetti sottoposti a sperimentazione con compromissioni epatiche hanno velocizzato la guarigione del tessuto. 'Significa che si potrebbe adoperare TWEAK per aiutare gli organi danneggiati a riparare se stessi mediante la crescita di nuove cellule sane a un ritmo molto piu' rapido', spiega Janina Tirnitz-Parker, che ha guidato lo studio.

GRAN BRETAGNA - Staminali reni. Il punto della ricerca

GRAN BRETAGNA - Staminali reni. Il punto della ricerca

Notizia
9 aprile 2010 1:28

Oggi il trapianto di rene e la dialisi, nei Paesi ricchi, ridanno la vita ai pazienti con malattie renali, che infatti non muoiono piu' per insufficienza renale; ma in futuro anche dialisi e trapianto lasceranno il posto a qualcosa di ancora piu' entusiasmante, la rigenerazione dei reni: verranno messe a punto tecniche di rigenerazione con cellule staminali, sia iniettate nel tessuto renale del malato, sia staminali del midollo osseo del paziente indotte (con farmaci) a migrare nel rene per favorirne la rigenerazione spontanea.
E' la prospettiva tratteggiata sulla rivista Lancet in una review firmata da Giuseppe Remuzzi, Ariela Benigni e Marina Morigi dell'istituto Mario Negri di Bergamo che fa il punto sugli ultimi risultati della ricerca.
C'e' inoltre la possibilita' di trovare, nascoste nei reni, cellule staminali adulte specifiche del tessuto renale, con proprieta' autorigeneranti che, opportunamente stimolate, possano a loro volta contribuire alla rigenerazione dell'organo.
Sempre su Lancet, che questa settimana dedica uno speciale alle malattie renali, Marcello Tonelli dell'Universita' di Alberta in Canada sottolinea che mentre nei Paesi in via di sviluppo, dove trapianto e dialisi sono ancora un sogno, si muore ancora di insufficienza renale, questo scenario e' praticamente cancellato in Occidente, dove chi ha un problema renale cronico anche grave trova nuova vita in dialisi e trapianto e di fatto sono i problemi cardiovascolari e non i reni a metterne a rischio la vita.
Molti animali, soprattutto anfibi e pesci, hanno un'enorme capacita' rigenerativa spontanea dei tessuti, reni compresi, in risposta a un danno acuto. Nei mammiferi questa capacita' e' ridotta, ma non assente, ed un'ampia documentazione scientifica, scrivono Remuzzi e colleghi su Lancet, dimostra che ci sono molte vie per amplificare le capacita' rigenerative dei reni; per esempio attraverso le cellule staminali adulte dell'organo.
La ricerca di queste staminali sta andando avanti: in numerosi lavori sono state individuate nel rene adulto umano 'nicchie' che custodiscono cellule con potenziale rigenerativo.
Alcune di queste staminali isolate da tessuto renale umano sano sono state gia' testate con successo su topolini dimostrando di poter indurre miglioramenti dei danni renali.
E non e' l'unica possibilita': 'cellule staminali adulte del midollo osseo - scrivono gli autori del lavoro - potrebbero contribuire al ricambio e alla rigenerazione di svariati compartimenti del rene. Queste staminali, infatti, pur essendo le progenitrici delle cellule del sangue, si differenziano anche in molte altre linee cellulari. Ed e' noto da svariati studi che le staminali del midollo migrano nel rene e partecipano al naturale ricambio dell'epitelio tubolare e alla riparazione del rene dopo danno acuto'.
Il problema e' di spingere la rigenerazione quando il danno e' cronico e progressivo: in questo caso si e' visto che farmaci contro l'ipertensione, presi a lungo termine, possono favorire un naturale, sia pur parziale, processo rigenerativo.
'Studi clinici miglioreranno la nostra comprensione dei geni che governano progressione e regressione della malattia renale cronica - concludono - e i geni associati a prognosi positiva.
Inoltre il miglioramento delle conoscenze sui farmaci gia' in uso che mostrino capacita' protettiva nei confronti dei reni potrebbe tracciare la strada verso nuovi percorsi terapeutici.
Insieme questi progressi in genetica e nelle conoscenze sui meccanismi di protezione renale contribuiranno a progettare molecole che abbiano come bersaglio geni rilevanti per la rigenerazione, che diverra' l'obiettivo finale sostituendo dialisi e trapianto'.